Benvenuto in questo sito!!!


Benvenuto in questo sito!

Vi troverai qualche riflessione di un uomo che cerca un senso nella vita, pur frenato da tutti i limiti che centellinano l’acqua a chiunque abbia sete di conoscere e di capire. Con lo studio delle leggi medicee ho scrutato al microscopio qualche bacillo di un passato non troppo lontano, con I passi e le orme ho tirato qualche conclusione soggettiva sull'oltre rapportato all'Universo in cui viviamo: la Città di Dio, in cui credo.

I testi dei Passi e le orme e dei drammi teatrali li potrai leggere qui, per esteso, mentre dei saggi storici troverai solo l’arido elenco delle pubblicazioni.

Mi auguro che la lettura dei romanzi e dei drammi ti emozionino quanto hanno emozionato me, quando li ho scritti, se invece ... (ripetendo un’obsoleta clausola di maniera) “vi avessimo annoiato, ce ne scusiamo, perché non l’abbiamo fatto apposta”.

Gianni Cascio Pratilli

La Sala Ignota

L'opera teatrale "La Sala Ignota"

Dramma scenico tratto dal romanzo”I passi e le orme”
Atto I
     Una leggenda delle Canarie parla di un'isola che improvvisamente appare e poi scompare, l'Isola di San Borondón.
     Una brigata di sette amici (che stanno mettendo in scena il dramma Il Minotauro, scritto da uno di loro) veleggia in quei mari, quando San Borondón appare a poche centinaia di metri dalla barca. Vi scendono, e trovano un labirinto abbandonato. Quale miglior teatro per fare la prova generale del dramma? Mentre recitano accade però qualcosa di misterioso, ed essi avvertono che l'isola è solo apparentemente deserta. Un timoniere enigmatico e un'atmosfera criptica che parla magicamente di Dio fanno intuire che le parole di Tèseo e del Minotauro assurgono a voci di una vicenda universale, che eternamente si rinnova.
     Un anno dopo Alessandro, un giovane professore universitario di storia moderna, uno dei sette della compagnia che aveva recitato a San Borondón, ha scoperto, in seno all'università dove insegna, un complotto di vaste proporzioni, ordito da una potente organizzazione criminale. Il capo dell'organizzazione, Gauner, per farlo tacere gli tende un tranello in un casolare fuori Roma, dove un sicario lo aspetta. Il drammatico colloquio tra Alessandro e Gauner ricalca le parole di Tèseo e del Minotauro, e la vicenda si ripete eterna, con la vittoria del Bene sul Male.
Atto II
     Alessandro celebra con una festa la sua vittoria. Le otto sale aperte agli ospiti, hanno nomi e simbologie che evocano i momenti salienti della vita.
     Mentre riceve gli amici, che entrano dalla Sala della Natività, Donello, il vecchio domestico, l'avverte che tra gli invitati ha visto una signora misteriosa, la Signora che abita lontano.
     Alessandro, nel cercarla, percorre con tensione crescente sala dopo sala, ma in ogni stanza un amico frena la sua corsa, raccontandogli una fiaba ignota. Ogni storia parla del mondo invisibile fino a quel momento solo idealmente intravisto, finché agli occhi di Alessandro si manifesta, d'oro, la Città di Dio.
    Adesso è pronto a cercare la Signora oltre le sale della vita: apre l'ultima porta ed entra nella Sala del Ritorno, che immette nella Sala ignota. Lì un sicario dell'organizzazione l'uccide, permettendo ad Alessandro di entrare nella dimensione dell'eternità.
    Annalena, la donna amata, arriva troppo tardi. Le lacrime di Donello, come prima quelle di Alessandro, si trasformano in brillanti, e gli ospiti, camminando, li sparpagliano dappertutto, facendoli arrivare fino alle stanze più lontane. In questo turbinio di bagliori, Annalena riesce finalmente a raccogliere il messaggio lasciato da Alessandro.
   In un finale dove la recita si trasforma in reale momento di vita, l'organizzazione criminale si infiltra tra le scene per sopprimere gli attori e il regista, ma le loro voci resteranno comunque eterne nell'etere, come un volo infinito di uccelli, a testimoniare la conquistata libertà dello spirito.


Scarica il testo completo dell'opera teatrale "La Sala Ignota"
formato DOC oppure nel formato PDF